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ABITO DA SPOSA PER NOZZE CIVILI: TRA SOBRIETA’ E LUSSO SEMPLICE

I Grandi archi fiorati nelle tonalità del glicine del rosa e bianco, le sedie candide adornate di eleganti bouquet di peonie che imperano sul vasto prato verde brillante, ricoperto di profumati petali che si smuovono all’incedere certo della sposa hanno spodestato lo squallore della sala consiliare di municipi denotanti grigia depressione e sensazione di matrimoni celebrati quasi in sordina. Sono sempre più le location abilitate a celebrare anche in Italia i matrimoni civili, e che quindi si strutturano e decorano di conseguenza.

Credits: Carolina Herrera

Tra le mode e le ispirazioni importate d’oltreoceano ecco che la celebrazione del matrimonio non in un luogo di culto sta assumendo connotazioni ben lontane dalla semplice apposizione di firme davanti al delegato comunale. Di conseguenza anche l’abito da sposa si declina al concept generale.

“ Se un tempo sposarsi in comune richiedeva il buon gusto di non eccedere nella foggia del vestito che seppur in tinte chiare era per la maggior parte dei casi corto e non troppo vistoso, ora non ci sono limiti e l’abito da sposa comunque si esprime al meglio e rappresenta quel sogno nel cassetto che tutte le donne conservano da bambine” Domo Adami

Credits: Style me pretty

Quindi la regola fondamentale per quanto riguarda la scelta dell’abito, sia che si tratti di matrimonio civile o religioso, è che la sposa deve essere libera di indossare ciò che le piace.

Nel caso del classico matrimonio in municipio, contrariamente alla mentalità comune è concesso l’abito corto, sì a tailleur eleganti tubini e sofisticate jumpsuit e spezzati più ariosi , scollatura e spacco a piacere. Per il colore del wedding dress è possibile spaziare dalla tonalità dell’off white fino ad arrivare al color crema, ma per una cerimonia civile nulla vieta di optare per una palette di colori pastello. Sconsigliato il velo, che va sostituito con un fashinator o un hair bijoux che renderà la sposa sofisticata ed unica. Unico veto: l’abito bianco, se si tratta di seconde nozze.

Credits: Style Me Pretty

Nel caso di una cerimonia civile in contesti diversi dalla sala consiliare è possibile spaziare con la fantasia. Si può optare per una palette pastello, tonalità impalpabili come quelle dei boccioli. Le proposte più glamour spaziano dai toni golosi delle pesche mature e di succose albicocche, nuance che colorano abiti in seta dalle linee scivolate, gonne in chiffon che rubano la forma dei fiori, pantaloni asciutti con giacche oversize dal taglio maschile smorzate dal un romanticissimo e ricamato velo come la proposta di Carolina Herrera. Per un wedding dress fatto di contrasti.

Credits: Style me pretty

Per uno stile celestiale, si può optare per un punto di azzurro tra il cielo e il talco: polveroso, delicato e rassicurante… bluse dall’allure rinascimentale, minidress ricamati e preziosi e abiti da red carpet per un wedding serale con l’alto patrocinio della luna e delle stelle, e per acconciatura un sofisticato chignon.

Tantissimi fiori posati su morbidi vestiti di chiffon per una sposa boho chic con una corona di fiori posata sulle morbide onde che accarezzano dolcemente la schiena.

Ottico,latte, ghiaccio: il bianco è declinato in tutte le sue sfumature, da valorizzare alternando e sovrapponendo tessuti lucidi e opachi, per inediti effetti ottici. Quanto alle forme, invece, sono i tagli più lineari a esaltare le sue caratteristiche di luminosità e classe innata. Per un wedding night, ricami di cristalli, perline e paillettes trasformano l’outfit in una vera e propria cascata di luce, rendendo la sposa l’assoluta protagonista, perché in fondo il sogno di ognuno di noi è di far parte di un film che abbia un lieto fine, queste le proposte più glamour,ma nulla vieta in pieno stile americano di indossare un principesco abito da sposa!

di  Valeria Milano